L’immagine riproduce la copertina della prima edizione (1957) di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. “Un bel ragazzo er signorino Giuliano, dellà: piuttosto fortunato co le donne. Piuttosto. Già. Che lo perseguitavano a sciami, a volo radente: e gli precipitavano poi addosso tutte insieme, e in picchiata, come tante mosche sur miele. Lui sapeva …
Mese: Febbraio 2023
Sì, li ho amati quei raduni notturni: i bicchieri ghiacciati sparsi sul tavolino, l’esile nube fragrante sul nero caffè, l’invernale, greve vampa del caminetto infocato, l’allegria velenosa dei frizzi letterari e il primo sguardo di lui, inerme e angosciante. 1917 Anna Achmatova, La corsa del tempo, Einaudi, 1992, pag. 85.
Fotografia di Giovanni Carbone Quel mare scintillante che ti ho fatto lèggere. Il bianco. Tutto ciò che di bruno si può cogliere – perché non importa il colore. Il giallo, se dà un fiordaliso al cielo quando sono a Roma. Roma. La neve, e la neve del mio anello – del suo fiore – …
Mario Mafai, Natura morta, 1949 “Cosa occorre per essere un poeta? È una domanda insieme ingenua e immensa, ma forse lei… Saper riunire una favola a un meccanismo formale, al movimento di un ingranaggio formale. E dei due elementi, che rischiano di scindersi, comunque il secondo è più importante, perché comunque non è nato …
“Qui non vorrei citare io il dono della Grazia, ma manca, manca il granello, il seme di follia, mi sembra. C’è una perfetta diligenza e, comunque, è critica soprattutto erudita. La fusione di critica e di filologia ha prodotto questo risultato, e può darsi che un pochettino ne sia responsabile io. Nel quale caso mi …
Mario Mafai, Trinità dei Monti “‘Garzoni di fornitori non ne avete mai visto in questa casa?’ fece Ingravallo, in un tono di autorità consapevole, e tuttavia fastidito. Dal tedio e dalla gravezza abituale ritirò le palpebre: gli occhi ebbero allora una luce, una sicurezza penetrante. ‘E come no?’ fece la Pettacchioni,’ ‘co sto porto …