Janos Tornyai, Nuotare la Grande pianura ungherese “La bellezza dello sterminato piano. Così pensava il poeta Sándor Petőfi, contemplando la sua Ungheria. Ma non importa che una spiaggia e un mare della Magna Grecia abbiano quasi niente in comune con una fredda, orientale steppa, perché l’unico residuo che vi resta di prepotentemente luminoso e …
Fotografia di Giovanni Carbone “Ma nulla di essenziale o rude vi era nell’esperienza che Agnese viveva ogni mattina, quando, dal primo momento in cui usciva in terrazzo, era abbagliata da un immenso mare scintillante. Era come un coraggio, una cosa selvaggia che riguarda il corpo. Più nulla dietro le spalle, e di fronte, l’inesorabile, …
Fotografia di Daniela Gliozzi “C’erano spiagge ampie e deserte. Lungo le coste sempre uguali, erano un nastro infinito di una bianchezza soave, l’orlo di un azzurro calmo, una pace lontana e tristissima. Era la chiarità che immergeva tutto, una purezza delle immagini e dei sentimenti che concerneva anche le cose di Agnese, il suo …