La bellezza dello sterminato piano

Janos Tornyai, Nuotare la Grande pianura ungherese

 

“La bellezza dello sterminato piano. Così pensava il poeta Sándor Petőfi, contemplando la sua Ungheria. Ma non importa che una spiaggia e un mare della Magna Grecia abbiano quasi niente in comune con una fredda, orientale steppa, perché l’unico residuo che vi resta di prepotentemente luminoso e uguale a tutte le distese del mondo esalta la stessa identica solitudine di ciò che vi erge.
E tale perfetta desolazione (come dell’aratro tra la nebbia leggera nel campo mezzo grigio e mezzo nero) dell’unico edificio sulla sabbia nello spazio di chilometri – una specie di fortino bianco – ne magnificava la stessa identica libertà.”

 

Il brano è tratto dal mio racconto Agnese, contenuto nel libro Purezze psichiche, ACG edizioni, 2022.

 

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