Chiuso il capitolo con l’ultima poesia quella sull’uomo barbuto. Inizia il nuovo senza nessuno, senza gli alunni. Sono come ero ma priva di riscatti perché – sul serio – mi avvicino a tutto quello che non può piacere. Ma non posso neanche dirmi “sono un’artista” come faceva Antonio Ligabue. Mi restano grugniti e, …
Fotografia di Daniela Gliozzi “Applicando l’’analisi’ dell’infanzia, dobbiamo ammettere che si analizza meglio un’infanzia attraverso i poemi rispetto ai ricordi, attraverso le rêveries piuttosto che i fatti. Ha senso, a mio parere, parlare di un’analisi poetica dell’uomo. Gli psicologi non riescono a comprendere tutto. I poeti dispongono di strumenti che gli psicologi non hanno. …
Fotografia di Daniela Gliozzi “Nei nostri sogni sull’infanzia, nei poemi che vorremmo tutti scrivere per far rivivere le nostre prime rêveries, per ritrovare gli universi della felicità, l’infanzia appare, nello stile della psicologia del profondo, come un vero e proprio archetipo, l’archetipo della felicità semplice. Vi è certamente in noi un nucleo di immagini che …
Fotografia di Daniela Gliozzi “Sosteneva György Lukács nella famosa Lettera a Leo Popper, che il ‘saggio moderno non parla né di libri né di poeti […]. Si trova troppo in alto, abbraccia e si riallaccia a troppe cose, per poter essere la rappresentazione o la spiegazione di un’opera: ogni saggio reca scritto a lettere …
Fotografia di Daniela Gliozzi “Di tutti i peccati della psicologia, il più mortale è la sua indifferenza per la bellezza. Una vita, in fondo, è una cosa bella. Ma, leggendo i libri di psicologia, non lo si immaginerebbe mai. Ancora una volta, la psicologia viene meno di fronte al suo oggetto di studio. L’apprezzamento …
Fotografia di Daniela Gliozzi “Grazie alle immagini dei poeti, l’infanzia si rivela come psicologicamente bella. Come si può non parlare di bellezza psicologica di fronte a un avvenimento affascinante della nostra vita intima? Questa bellezza è in noi, nel fondo della memoria. È la bellezza di uno slancio che ci vivifica, che ci aiuta …
Janos Tornyai, Nuotare la Grande pianura ungherese “La bellezza dello sterminato piano. Così pensava il poeta Sándor Petőfi, contemplando la sua Ungheria. Ma non importa che una spiaggia e un mare della Magna Grecia abbiano quasi niente in comune con una fredda, orientale steppa, perché l’unico residuo che vi resta di prepotentemente luminoso e …
Fotografia di Daniela Gliozzi “Pensare è rammemorare. Far salire dalla casa dell’interiorità immagini che affiorando si trasformano in linee della conoscenza. Agostino nel libro decimo delle Confessioni dice della memoria come di un palazzo labirintico e sontuoso e imprevedibile dove una ‘profunda et infinita multiplicitas’ – fluttuante coro di immagini prive di forma – …
Pino Ferfoglia, Sul Carso, china su carta, 1969 Riporto l’articolo di Marinella Salvi, che definirei necessario, apparso oggi su “il manifesto”, Meloni a Basovizza, esercizio di retorica nazionalista divisiva. *************** LA CERIMONIA. Nel Giorno del ricordo la premier commemora i morti nelle foibe. Ma dimentica che la cittadina è stata il simbolo della …
Anche oggi un bell’articolo, questa volta tratto da “Doppiozero”, intriso del profumo dei bei tempi che furono. È stato pubblicato ieri col titolo Cercasi Susan (Sontag) disperatamente. L’autrice è Chiara Lagani. ************** Primi anni 2000, Ravenna. In un piccolo teatro, nella periferia industriale, si fa festa. Cene nella notte, si chiamavano, momenti in cui pubblico e …