Aperta a caso ieri sera. I PROFUGHI Piegati da un peso che non sempre si vede avanzano nel fango o nella sabbia del deserto, chini, affamati, uomini di poche parole dai pesanti caffettani, adatti a tutte le stagioni, donne vecchie dai volti sciupati che portano qualcosa, un neonato, una lampada – un ricordo – oppure …
Mario Mafai, Tramonto sul Lungotevere, 1929 ROMA, CITTÀ APERTA Giorno di marzo, quando gli alberi sono ancora spogli; i platani aspettano pazienti la verde fiamma delle foglie. La polvere copre i templi; cinabro e ocra, arancio e bordeaux, ampie macchie di cannella. Perché abbiamo smesso di parlare? A Palazzo Barberini il bellissimo Narciso fissa …
Renato Guttuso, Scrivania e libri, 1962, olio su tela Sopra il tavolo della mia cucina, da tanti giorni, da prima che Putin iniziasse a buttare bombe sulla testa di gente inerme, c’è un libro di Zagajewski, poeta degli oggetti, morto ad inizio primavera di un anno fa, nato nel 1945 a Leopoli, Ucraina. Ogni …