Ostiense, un quartiere cool, lo dice pure il Guardian

Street art a Ostiense

 

Recentemente ho trovato sulla rete una serie di articoletti di un paio di anni fa che trattano di una notizia che non conoscevo:  il giornale londinese “The Guardian”  ha inserito in una lista dei dieci quartieri più cool di Europa l’Ostiense, e siccome questo quartiere è luce per i miei occhi, ho scelto uno di questi brevi sunti per riportarlo qui.
In effetti l’Ostiense si avvicina a ciò che vorrei che fosse Roma e a ciò che in generale vorrei che fosse una città. Recupera una periferia popolare e storica ed è quindi bellissimo a vedersi e, poiché è in continuo  divenire, lascia presagire un futuro ancora più bello. L’ho frequentato più di venti anni fa per specializzarmi nell’insegnamento, lo trovavo affascinante e pieno di potenzialità già allora. Andavo anche a trovare spesso una cara amica che abita a Garbatella, che è praticamente lì: un gioiello. Oggi è bello anche ammirare la street art, di cui la zona è ricca.
Ostiense è un quartiere che mantiene le promesse. Possiede tre luoghi del mio cuore: il punto in cui si consumò la Resistenza romana, e quindi il tragico inizio dell’occupazione nazifascista, ricordata da una targa, insieme a quella che celebra la liberazione avvenuta nove mesi più tardi, nel giorno in cui, anni dopo, sarei nata io, sono targhe poste presso la porta san Paolo; inoltre a Ostiense sono presenti due posti unici al mondo, la Centrale Montemartini (qualcosa di molto, ma molto di più di un semplice museo, un vanto irripetibile di questa città) e il Cimitero Acattolico (che custodisce le ceneri di Gadda, di Gramsci, di Amelia Rosselli, solo per citare coloro che sono dei fari, per me).
Il quartiere Ostiense, infine, mi dà speranza che esistano oggi luoghi in cui ancora si fa cultura. Spero di non sbagliarmi.

Ecco il pezzo (www.agi.it) di Gabriele Fazio, del 17 febbraio 2020.

******

Il quartiere Ostiense è tra i dieci più cool d’Europa, sostiene il Guardian

Il quotidiano britannico ha tracciato una guida dei luoghi più interessanti da visitare nelle capitali europee per allontanarsi dai sentieri battuti dai turisti. E c’è anche Roma.

________

Il quotidiano inglese non si è dimenticato dell’Italia e della sua capitale, Roma, bypassando i quartieri solitamente più presi d’assalto dai visitatori, Prati, data la vicinanza con San Pietro, Monti, altro delizioso quartiere molto in voga, il centro storico, dove sorgono i monumenti più richiesti e il Pigneto, centrale hipster della capitale. Niente di tutto ciò, The Guardian ha deciso di indirizzare i suoi lettori sul quartiere Ostiense, e non possiamo dire che abbia tutti i torti.

Ecco come viene descritto: “ll quartiere di Ostiense, proprio sul fiume Tevere, un tempo era il sito di una centrale elettrica, un porto fluviale inquieto e un gasometro, il cui scheletro si profila ancora. Prende il nome da Via Ostiensis, una strada che anticamente correva dal mercato del bestiame della città alla città portuale di Ostia. Oggi Ostiense si è scrollato di dosso il suo passato industriale per diventare un bastione di nuovi ristoranti, street art e bar. Una grande quantità di campus universitari fa sì che ci sia una grande presenza di studenti, ma c’è anche una folla internazionale, attratta da affitti ragionevoli e un collegamento della metropolitana con il centro città. Vieni qui per mangiare sontuosamente e ammirare siti storici lontani dalle masse”.

Riguardo le cose da vedere si parte dalla Basilica di San Paolo fuori le mura che “gode di un flusso tranquillo di visitatori, molto meno della sua controparte più famosa, San Pietro”. Si prosegue poi più in basso, verso via Ostiense “dove si trova Centrale Montemartini, probabilmente il museo più sottovalutato di Roma. Originariamente una centrale elettrica, lo spazio è stato abbandonato fino al 2005, quando è stato scelto per ospitare opere d’arte dai sovraffollati Musei Capitolini”.

Dirigendosi invece verso Trastevere e il centro città (tenendo d’occhio la vivace street art) “dai un’occhiata al cimitero non cattolico, l’ultima dimora dei poeti romantici e degli ex residenti di Roma John Keats e Percy Bysshe Shelley”. Un tour di tutto rispetto, spesso ignorato dai circuiti più turistici, anzi spesso ignorato anche dagli stessi romani, anche loro orgogliosi dei monumenti più mainstream, ignorando tesori che non sono affatto secondari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *