Il buon padre spirituale

 

Er bon padre spirituale

«Accúsati figliuola». «Me vergogno».
«Niente: ti aiuto io con tutto il cuore.
Hai dette parolacce?» «A un ber zignore».
«E cosa, figlia mia?» «Bbrutto carogno».

«Hai mai rubato?» «Padre sí, un cotogno».
«A chi?» «Ar zor Titta». «Figlia, fai l’amore?»
«Padre sí». «E come fai?» «Da un cacatore
ciarlamo». «E dite?» «Cuer che cc’è bbisogno».

«La notte dormi sola?» «Padre sí».
«Ciài pensieri cattivi?» «Padre, oibò».
«Dove tieni le mani?» «O cqui o llí…».

«Non ti stuzzichi?» «E cc’ho da stuzzicà?»
«Lì fra le cosce…». «Sin’adesso no,
(ma sta notte sce vojjo un po’ pprovà)».

Roma, 11 dicembre 1832 – Der medemo

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Il sonetto è  di Giuseppe Gioacchino Belli.

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