Fotografia di Daniela Gliozzi
Calabria
Terrificante terra
apri il ventre non di madre.
Giallo di steppe silenziose,
velo d’arida grazia
nell’infinita tristezza.
Bianco che apri gli occhi
alla calma greca
del mare che incontri,
bianco vòlto al cammino
lungo sentieri di polvere
dove sai che antichi dèi sono nati
e hanno parlato.
Lontano, antico azzurro,
intatta bellezza
che solo un cielo che odia i suoi figli
conserva.
La poesia (1995) è mia ed è stata pubblicata nel mio libro Quarta sarabanda, AGC edizioni, 2022.