“Non essere le loro parole”. Da Nadia Agustoni

Daniela Gliozzi, Particolare della copertina del libro Poesia di corpi e di parole con fotografia di Gabriella Maleti

 

Nadia Agustoni io la leggo (per ora) nelle raccolte Poesia di corpi e di parole, Dettato sulla geometria degli spazi e Il libro degli haiku bianchi (1).
Agustoni (Bergamo, 1964) vive a Firenze. È, talvolta, poeta dal pessimismo riservato, in piccoli componimenti pieni d’aria; è, alle volte, robusta, sensata, civile per vocazione.
Ne propongo una poesia, tratta da Dettato sulla geometria degli spazi, incantevole: il disegno – geometrico – della saggezza.

 

Cosa fare gradualmente

Cose da fare gradualmente:
non imparare quello che gli altri fanno di sé.

Non apprendere quello che gli stessi vogliono fare di te.
Non essere le loro parole.

Non lasciarti confondere.
Sii subito.

Non sottovalutare la paura, ma saltala a piè pari.
Finiscila con i compromessi.

Decidi per te.
Concediti di essere inutile.

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(1) Poesia di corpi e di parole, Gazebo, 2003; Dettato sulla geometria degli spazi, Gazebo, 2006; Il libro degli haiku bianchi, Gazebo, 2007.

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