Non parlo delle cose che non conosco

               Joan Miró, senza titolo, n. d. , olio e cartoncino su tela

 

“M. – E poi diranno che è un film furbo, banale, scontato, facile. Tutti si sentono in diritto, in dovere di parlare di cinema. Tutti parlate di cinema, tutti parlate di cinema, tutti!
A. – Ma noi ne possiamo parlare perché mi sembra che…
M. – No! Parlo mai di astrofisica, io? Parlo mai di biologia, io?
B. – Ti stai creando dei problemi che non esistono.
M. – Tu stai zitto, già ti ho inquadrato, a te!
B. – In che senso?
M. – Nel senso che ho capito i tuoi interessi!
B. – Quali interessi?
A. – Tu è meglio che stai zitto, lacia parlare me.
M. – No! Parlo mai di neuropsichiatria? Parlo mai di botanica? Parlo mai di algebra?
B. – Michele, tu stai facendo un film bellissimo.
M. – Io non parlo di cose che non conosco! Parlo mai di epigrafia greca? Parlo mai di elettronica? Parlo mai delle dighe, dei ponti, delle autostrade? Io non parlo di cardiologia! Io non parlo di radiologia! Non parlo delle cose che non conosco!”

Trascritto dal film Sogni d’oro di Nanni Moretti, 1981.

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