“Smetti, sedia di esser così sedia”. Da Patrizia Cavalli

          Vincent van Gogh, La sedia, 1888, olio su tela

 

Le sedie di casa mia sono identiche a questa.

“Io non sono affatto obiettiva. Sono inorridita.”. Antonella Rampino stamani a radio 3.

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Ah smetti sedia di esser così sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono. Solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
e ferma anch’io faccio da piazzetta
a questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.

Patrizia Cavalli, Poesie (1974-1992), Einaudi, 1992, pag. 193.

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