“Casella mio”. Da Giulia Martini

Pubblico, di una giovane poetessa straordinaria, ironica, Giulia Martini, una poesia tratta dal suo libro Coppie minime, edito da Internopoesia nel 2018. Di Martini amo due cose, che solo nei poeti veri possono combaciare con il lógos, la padronanza del ritmo e la citazione dalla poesia classica italiana.

 

Nel deserto
io guardo con occhi asciutti me stesso.

“Casella mio, per tornare altra volta
là dov’io son, fo io questo vïaggio”,
mi disse allungandomi il pedaggio
dal finestrino con la mano morta.
Non gli vedevo chi gli sedeva accanto –

ma certo un’ombra si muoveva accanto,
con lenti gesti riponeva il resto
nel portafogli. “Dov’io son, fo questo…
Casella, se sapessi quanto ho pianto –
ma che diresti, se anche lo sapessi?

Compro gli stessi Special K, sapessi”.
Quand’ebbe detto ciò con gli occhi tetri
Premé il pulsante, ed ecco sopra i vetri
sporchi del finestrino noi irriflessi.

Non dissi ‘aspetta’ che era già distante.

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